SANITÀ. OFI LAZIO CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DELLA FISIOTERAPIA 2024

6 SETTEMBRE ALLA CATTOLICA, 8 SETTEMBRE IN PIAZZA DEL POPOLO PER PARLARE DI MAL DI SCHIENA E ABUSIVISMO

(DIRE) Roma, 3 set. – Una giovane mamma ripresa di schiena che indossa uno zaino e tiene in braccio la sua bambina: è questa l’immagine scelta dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti per celebrare la Giornata Mondiale della Fisioterapia 2024, che ricorre domenica prossima 8 settembre.

Quest’anno il tema proposto dalla World Physiotherapy, l’Associazione Mondiale di Fisioterapia, che dal 1996 promuove questa giornata, è proprio quello del ‘Low back pain’, il mal di schiena.

Anche OFI Lazio aderisce a questa importante ricorrenza e lo fa organizzando due eventi, entrambi a Roma, con l’obiettivo di sottolineare ancora una volta il fondamentale apporto della Fisioterapia e dei Fisioterapisti nei processi di cura in termini di benefici per la salute della persona.

Il primo, dal titolo ‘OFI Lazio all’Università’, è in programma venerdì 6 settembre all’Università Cattolica del Sacro Cuore, presso la Fondazione Policlinico Gemelli (Largo F. Vito 1).

Dimostrando ancora una volta la particolare attenzione che l’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio riserva agli studenti e a tutto il mondo accademico, anche quest’anno la due giorni di festeggiamenti prende il via proprio dal mondo universitario, “perché- come spiega all’agenzia Dire la Presidente di OFI Lazio, Annamaria Servadio- tutto il Consiglio Direttivo ritiene la formazione universitaria fondamentale per i nostri giovani professionisti che rappresentano il cuore pulsante della professione e del suo futuro. Celebrare la Giornata mondiale della fisioterapia partendo dalla formazione universitaria vuol dire riconoscere l’indiscutibile ruolo delle istituzioni accademiche nella formazione dei Fisioterapisti, perché la formazione del Fisioterapista, di base o post-base, può essere solo universitaria. Le istituzioni universitarie sono infatti le uniche ampiamente e pienamente titolate a formare e specializzare i fisioterapisti della nostra regione”.

“Partire dagli atenei nel celebrare questo evento- prosegue- significa accendere i riflettori sui nostri giovani professionisti e, per tale ragione, l’intenzione di questo Consiglio Direttivo è quella di festeggiare la Giornata mondiale della fisioterapia facendo tappa nei prossimi anni in tutte le università della capitale e del Lazio, regione che detiene il numero più alto di atenei e di corsi di laurea in Fisioterapia, formando circa il 20% dei nuovi professionisti a livello nazionale”.

Aperto agli studenti, agli addetti ai lavori di tutti i corsi di laurea in Fisioterapia di tutti gli Atenei del Lazio e a tutti i Fisioterapisti, organizzato in collaborazione con Aifi Lazio, l’evento affronterà numerosi temi incentrati proprio sul rapporto tra Fisioterapia e ‘Low back pain’. “Le relazioni saranno focalizzate sullo stato dell’arte dell’intervento del fisioterapista sul mal di schiena- dichiara la consigliera con delega alla formazione post base aggiornamento e ricerca di OFI Lazio, Loredana Gigli- e alla Cattolica interverranno le sezioni territoriali di tre Gruppi di Interesse Specialistico (GIS) di Aifi, che si soffermeranno sul ruolo del Fisioterapista nella gestione del mal di schiena nelle diverse fasi della vita delle persone: il GIS Terapia Manuale, il GIS Fisioterapia Pediatrica e il GIS Fisioterapia nell’Anziano e nell’Invecchiamento Attivo”.

“Dopo i saluti istituzionali, con gli interventi del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Prof. Antonio Gasbarrini, del Presidente del Corso di Laurea in Fisioterapia della medesima Università Prof. Luca Padua, del Direttore SITRA del Policlinico A. Gemelli’, Dott. Ssa Carmen Nuzzo, della Presidente di OFI Lazio Dott. Ssa Annamaria Servadio e del Coordinatore della Sezione Territoriale AIFI Lazio Dott. Giovanni Sellitto, le relazioni si apriranno con il Dott. Matteo Cioeta, referente regionale del GIS Gruppo di Terapia Manuale e Fisioterapia Muscolo Scheletrica– rende noto Loredana Gigli- che parlerà della Fisioterapia psicologicamente informata. Si tratta di un approccio basato sull’idea che fattori psicosociali come pensieri, emozioni, convinzioni, relazioni sociali, flessibilità psicologica, aspettative e altro possano influire sull’esperienza di dolore della persona e sul suo recupero e si avvale, tra gli altri, di strumenti derivati dalla terapia cognitivo-comportamentale (CBT), dall’acceptance and commitment therapy (ACT) e dal colloquio motivazionale”.

Spazio poi al GIS Fisioterapia Pediatrica, con la Dott. Ssa Laura Di Biagio, che porrà l’accento sull’importanza della prevenzione dei disturbi della colonna vertebrale fin dall’età infantile. Si parlerà del Progetto nazionale di AIFI dal titolo “SVAS – La Schiena va a Scuola”, che si occupa della prevenzione primaria e della promozione della salute del rachide ed è rivolto ai bambini della scuola primaria, con il coinvolgimento di insegnanti e genitori.

Il ricco programma dell’evento ‘OFI Lazio all’Università’ prevede inoltre la relazione tenuta dal Presidente del GIS Fisioterapia nell’Anziano e nell’Invecchiamento Attivo, Dott. Giovanni Antonio De Bellis, che parlerà di Low Back Pain nell’anziano. “È fondamentale diffondere conoscenze scientifiche, competenze professionali e buone pratiche basate sull’evidenza inerenti alla promozione della salute nella persona anziana– dice ancora Gigli– per la quale il Fisioterapista ricopre un ruolo molto importante per diffondere la cultura della prevenzione, per promuovere il processo di invecchiamento attivo, ovvero ottimizzazione delle opportunità di salute, di partecipazione e di sicurezza finalizzati al miglioramento della qualità della vita, insieme all’healthy aging, cioè lo sviluppo e il mantenimento delle abilità funzionali che consentono il benessere in età avanzata”.

Nell’incontro del 6 settembre è poi previsto l’intervento del Prof. Giovanni Galeoto, Dipartimento di Neuroscienze Umane, Sapienza Università di Roma, e riguarda Rehabilitation 2030: Linee di indirizzo nel trattamento del mal di schiena. ‘Rehabilitation 2030’- ricorda la consigliera con delega a formazione post base aggiornamento e ricerca di OFI Lazio- è un’iniziativa guidata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che evidenzia la necessità di incrementare la disponibilità e la possibilità di accesso alla Riabilitazione per la popolazione, delineando le azioni e gli interventi fondamentali per 20 diverse condizioni di salute, tra cui anche il Low Back. Il programma di Rehabilitation 2030 viene descritto in un corposo documento “Package of interventions for rehabilitation”, allo stato attuale in fase di traduzione, a cura del Dott. Galeoto e del suo gruppo di ricerca”.

La giornata di venerdì si chiude con una Tavola Rotonda, moderata proprio da Loredana Gigli e a cui interverranno la Direttrice Didattica del Corso di Laurea in Fisioterapia dell’Università Cattolica, Dott. Ssa Francesca Di Caro, il Coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie dell’Università Cattolica, Prof. Luca Padua, il consigliere OFI Lazio con delega alla Formazione universitaria di base, Dott. Matteo Tamburlani, e il Coordinatore della Sezione Territoriale di Aifi Lazio, Dott. Giovanni Sellitto.  “L’obiettivo della Tavola Rotonda- evidenzia Gigli- è quello di individuare le sinergie fondamentali che Ordine, Associazione Tecnico Scientifica e Accademia sono chiamati a mettere in campo per lo sviluppo della professione”.

Due giorni dopo l’evento in università, domenica 8 settembre l’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio si sposterà in Piazza del Popolo, cuore della Capitale. ‘Mettiamo al centro le persone’ è il claim di OFI Lazio e ancora una volta il Consiglio direttivo dell’Ordine, insieme a numerosi colleghi, incontrerà cittadine e cittadini in una delle piazze simbolo della città. Proprio in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia dello scorso anno ebbe inizio la campagna informativa contro l’abusivismo professionale intitolata ‘Fisioterapista in Ordine’, iniziativa targata OFI Lazio e fortemente voluta dalla Presidente e dall’intero Consiglio direttivo per informare e formare i cittadini su come difendersi dal pericolosissimo fenomeno dell’abusivismo professionale. Dall’8 settembre dello scorso anno ad oggi ‘Fisioterapista in Ordine’ ha toccato l’intero territorio regionale, facendo tappa nelle principali piazze di tutte le province del Lazio: il 21 aprile scorso a Latina, il 15 giugno a Frosinone, il 16 giugno a Rieti e il 22 giugno a Viterbo. Migliaia i cittadini intervenuti e formati sull’utilizzo degli strumenti necessari per non cadere nelle mani sbagliate. “Un grandissimo successo- afferma Servadio- portato avanti con grande dedizione per la sicurezza delle cure delle persone e per salvaguardare la professionalità e la competenza di tutti i fisioterapisti abilitati e competenti che esercitano nella nostra regione”.

“L’8 settembre 2024, dopo un anno di lavoro, ‘Fisioterapista in Ordine’ termina dunque il suo primo percorso tornando dove tutto è iniziato, in Piazza del Popolo”- dichiara la Presidente di OFI Lazio- e in questa giornata, promuovendo la professione, vogliamo ricordare ai cittadini quanto la Fisioterapia può essere fondamentale nella risoluzione di molte problematiche e, alle istituzioni, che il Fisioterapista può diventare una delle risorse da considerare nella riorganizzazione del Servizio sanitario regionale e sulle quali investire”.

“Sarà presente il nostro gazebo- aggiunge- dove parleremo dei temi che riguardano la prevenzione sanitaria e dove risponderemo alle domande e ai dubbi delle persone, sottolineando ancora una volta l’importanza di rivolgersi a un Fisioterapista iscritto all’Ordine e orientando i cittadini e le cittadine rispetto ai servizi di fisioterapia attivi nella nostra regione”. Dunque, anche quest’anno OFI Lazio punta molto sulla lotta all’abusivismo. “Lo scorso anno- ricorda Servadio- e sin dalla nascita dell’Ordine, abbiamo cercato di affiancare i cittadini focalizzando la loro attenzione sull’importanza di potersi affidare ad una professione ordinata”. Prosegue Servadio: “Devo dire che in quest’anno di attività istituzionale la campagna ‘Fisioterapista in Ordine’ ha portato i primi risultati e dato moltissima soddisfazione, perché alcune richieste in tema di orientamento e servizi sono arrivate proprio da parte dei cittadini, gli stessi che hanno scoperto, grazie a “Fisioterapista in ordine”, di essere stati curati da professionisti non abilitati. Durante questo anno di attività nel Lazio sono aumentate le segnalazioni per abusivismo professionale sia verso l’Ordine regionale sia verso i Nas”.

“La campagna va quindi avanti- tiene a precisare la numero uno di OFI Lazio- e Piazza del Popolo rappresenta un nuovo punto di partenza perché la lotta all’abusivismo professionale non si conclude l’8 settembre del 2024. Tornare in piazza del Popolo, proprio lì da dove siamo partiti l’8 settembre dello scorso anno, significa testimoniare un impegno costante verso la collettività e con un primo bilancio di quanto ottenuto in questi primi 365 giorni di attività. E dato che il tema della Giornata Mondiale della Fisioterapia 2024 è il mal di schiena- afferma Annamaria Servadio- in collaborazione con AIFI LAZIO informeremo le persone che sosteranno nel nostro gazebo anche sulle giuste strategie per affrontare questa condizione”.

Nel materiale rilasciato dalla World Physiotherapy e che sarà a disposizione per i cittadini figura anche il documento relativo a ‘Miti e realtà sul mal di schiena’. “Con i cittadini che verranno a trovarci in piazza del Popolo- le parole di Loredana Gigli- parleremo anche di questo. Tra i “miti” più ricorrenti da sfatare evidenziamo quello secondo cui bisogna stare fermi e a riposo quando si ha mal di schiena. In realtà, l’esercizio leggero e il ritorno graduale alle proprie attività, meglio se guidate da un Fisioterapista, sono fondamentali per il recupero”.

“Inoltre- aggiunge- i Fisioterapisti esperti sono in grado di valutare le caratteristiche del dolore individuando le cosiddette ‘red flags’o le ‘yellow flags’; si tratta appunto di sintomi e segni che possono essere intercettati da un Fisioterapista e che necessitano di ulteriori approfondimenti clinico-diagnostici da parte del medico specialista. Nella maggior parte dei casi il mal di schiena è “aspecifico”, ovvero non causato da lesioni o patologie e la sintomatologia regredisce nell’arco di circa 4 settimane dall’esordio”.

“Il mal di schiena- informa poi- è una delle condizioni funzionali più diffuse in assoluto: basti pensare che nel 2020, nel mondo, 619 milioni di persone hanno avuto un episodio di mal di schiena, cioè 1 persona su 13. C’è stato dunque un aumento del 60% dell’incidenza di casi di mal di schiena rispetto al 1990 e si prevede che i casi di mal di schiena aumenteranno fino a 843 milioni entro il 2050”.

“Questi numeri- conclude Loredana Gigli- ci indicano che è necessario intervenire prima di tutto sulla prevenzione. Molto spesso infatti il mal di schiena è correlato strettamente agli stili di vita (sedentarietà, sbagliate posture, ecc.). È fondamentale informare correttamente i cittadini sul percorso clinico da intraprendere nel caso si incorra in un episodio di mal di schiena, un percorso che deve partire necessariamente da una valutazione funzionale iniziale che può essere condotta da un Fisioterapista esperto”.

 

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